Alla faccia del governatore Toti, è interessante notare che le elezioni americane hanno visto due arzilli vecchietti improduttivi – uno di 74 anni, l’altro ormai di 78 – contendersi la presidenza, spuntata poi dal più anziano dei due.
Che destino bizzarro quello di questi baby boomers.
Una generazione fra le più simboliche, ipercreativa, protagonista del XX secolo, che ha osato, esplorato, innovato, gettato basi fondamentali del pensiero moderno e delle conquiste delle generazioni successive, si trova oggi invitata a farsi da parte.
Tuttavia, i 2 Presidenti – un po’ come i 2 anziani amici della serie Netflix The Kominsky Method – ci dimostrano che l’età avanzata non significa affatto incapacità. Certo, l’invecchiamento è un importante fattore di rischio per le più comuni malattie neurodegenerative. Tuttavia, ti farà piacere sapere, soprattutto se anche tu sei diretto verso gli “…anta”, che l’invecchiamento può anche portare cambiamenti cognitivi positivi.
La vecchiaia è un mondo affascinante (anche per il marketing).
L’importante è volerla comprendere, e non confinare. Includere, e non allontanare. Considerare, e non dimenticare. Mica esistono solo le nuove generazioni… soprattutto alla luce del fatto che il cervello, nonostante l’età, è sempre ricco di sorprese!
I neuroscienziati stanno imparando quanto il nostro cervello, “plastico” anche in età avanzata, sia in grado di reindirizzare le connessioni neurali per adattarsi a nuove sfide e compiti. Addirittura, alcune capacità cognitive migliorano: il Seattle Longitudinal Study, monitorando le capacità cognitive di migliaia di adulti anziani negli ultimi 50 anni, ha dimostrato che hanno ottenuto risultati migliori in test di abilità verbali, ragionamento spaziale, matematica e ragionamento astratto rispetto a quando erano giovani adulti.
Concediti – e concedigli – un po’ più di tempo.
Se viene loro concesso abbastanza tempo per imparare una nuova attività, di solito gli anziani si comportano altrettanto bene. Alcune persone di 80 e 90 anni sfidano addirittura il presupposto comune che il declino cognitivo vada di pari passo con l’invecchiamento: vengono definiti Cognitive Super Agers, con prestazioni di memoria paragonabili a quelle delle persone di 20-30 anni più giovani!
l nostro cervello subisce indubbiamente una miriade di cambiamenti durante il processo di invecchiamento. Se vuoi ingaggiarlo con successo, assecondalo! La lentezza nell’esposizione è un buon punto di partenza. Cerca di costruire processi di Customer Experience semplici, chiari, logici. Se vuoi essere ascoltato, esponi con calma. Se vuoi convincere con uno spot tv, rallenta. Se scrivi, fatti ben leggere con chiarezza e sintesi. Digitalmente evita la confusione con percorsi lineari facili da seguire e intuitivamente comprensibili. Soprattutto, non pensare mai di avere di fronte un anziano ma una mente ancora più curiosa, brillante, attenta, affamata di vita e mai sazia di nuove sfide e stimoli, palestre agognate per mantenere l’elasticità mentale.
Insomma, reinventa e diversifica il tuo modo di fare marketing per coinvolgere le menti anziane: saranno anche datate, ma non per questo bollite.